Le vicende più remote di San Salvo risalgono sicuramente alla preistoria.
Tracce significative della presenza degli antichi italici (secc. VI- VII a.C.), si evidenziano in diverse, piccole necropoli o altre aree archeologiche intorno il paese.
Lâorigine del paese e collocabile intorno al XI-XII secolo quando il territorio fu interessato alla colonizzazione monastica benedettina. Il nucleo originario sorse attorno allâabbazia che i Cistercensi intitolarono ai Santi Vito e Salvo
I monaci cistercensi, autori di una intensa, entusiasmante fase di bonifica e messa a coltura dei terreni acquitrinosi o boschivi, divennero i protagonisti di una sensibile ripresa economica (secc. XIII-XV) del borgo di San Salvo. Lâabbazia, decaduta nel XV secolo, venne poi affidata a degli abati commendatari, che la governarono da lontano fino alla seconda metà del Settecento.
Lâeconomia, basata sullâagricoltura, lâallevamento e lâartigianato, ha trovato il suo coronamento nella fase di intenso sviluppo dellâultimo quarantennio.
Gli insediamenti industriali, in parallelo alla crescita del commercio, del turismo e dei servizi hanno prodotto un intenso processo di urbanizzazione.
Il paese di San Salvo sorge su di un colle, in una zona ricca di coltivazioni.
Al borgo più alto di San Salvo , si contrappone il lido di San Salvo Marina, frequentata stazione balneare.
Nel borgo emergono alcuni interessanti esempi di edilizia ottocentesca, come la chiesa parrocchiale di San Giuseppe, documentata già dai secoli XI e XII ma trasformata successivamente.
La memoria storica di San Salvo trova ospitalità nel museo âCasa della Culturaâ, dove si possono ammirare i reperti di epoca romana e medioevale della città antica. Si tratta di corredi funerari con vasellame, armature, oggetti di ornamento; oppure di armi, statuette bronzee rare ma pregevoli, testine votive in terracotta.
Nelle vicinanze si trova la Riserva Naturale del Lago di Serranella, Oasi del WWF, che si caratterizza per la presenza di rari fiori e la varietà degli uccelli. Vi soggiornano lâAirone bianco, la Cicogna nera, i Fenicotteri e i Cormorani, osservabili dagli appositi capanni per il birdwatching.
NellâOasi è presente un centro visite che cura anche lâallestimento di percorsi escursionistici didattici.