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 L'Aquila


La città de L'Aquila è stata purtroppo colpita il 6 aprile 2009 da un terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter, di conseguenza non appare più come è mostrata in queste immagini. Siamo comunque sicuri che tornerà in futuro ad essere più bella di prima.
 
La fondazione della città fu programmata dall’imperatore Federico II di Svevia intorno al 1254 (1245) su richiesta dei leggendari 99 castelli del territorio circostante.

Distrutta pochi anni dopo da Manfredi, fu fatta ricostruita nel 1266 da Carlo I d’Angiò.
Divenne la seconda città del regno dopo Napoli sotto gli Aragonesi. Nel XV secolo decadde in seguito alle guerre tra Francia e Spagna e subì inoltre gravi terremoti tra cui ricordiamo quelli del 1646 e del 1703.

Santa Maria di Collemaggio
(Foto D'Angelo)
Numerose sono le chiese all’interno di questa città ma la più significativa tra tutte è sicuramente Santa Maria di Collemaggio.
Iniziata nel 1287 per volontà del futuro papa Celestino V, presenta una originale facciata a disegni geometrici di lastre bianche e rosa. Dei tre portali a tutto sesto quello centrale è in stile gotico riferibile al XV secolo; il rosone più grande è un bellissimo esempio di gotico fiorito, costituito da un doppio giro di colonne tortili.

Tomba di Celestino V
(Foto D'Angelo)
L’interno è a tre navate divise da archi a sesto acuto e, dopo i restauri degli anni ’70 che hanno distrutto le aggiunte barocche ha ripreso la primitiva veste. In fondo alla navata di destra si trova il mausoleo di San Pietro Angelerio, eletto papa a Collemaggio nel 1294 col nome di Celestino V.

La chiesa di San Berardino fu edificata nel 1454 per volere di S. Giovanni da Capestrano, discepolo di S. Bernardino da Siena. La facciata fu iniziata nel 1525 da Cola dell’Amatrice presenta tre ordini sovrapposti. L’interno fu completamente ricostruito dopo il terremoto del 1703 e oggi si presenta barocco. Splendido il soffitto in legno e oro zecchino dipinto da Ferdinando Mosca da Pescocostanzo(1723-1727).

Tra le varie opere ricordiamo la pala in terracotta smaltata di Andrea della Robbia (nipote di Luca) e l’imponente mausoleo di
San Bernardino, che contiene il corpo del santo, opera di Silvestro dell’Aquila (1505).


 
Castello
(Foto D'Angelo)
All’interno della città dell’Aquila si trova anche il Castello, una poderosa fortezza a pianta quadrata con possenti bastioni angolari e circondato da una ampio fossato.

Si accede attraverso un ponte di pietra fino all’ingresso che presenta un prezioso portale in pietra sormontato dallo stemma di Carlo V. Lo spessore della muratura va da 10 metri alla fondazione fino ai 5 della sommità, l’altezza totale è di 30 metri.


San Bernardino
(Foto D'Angelo)
Il Forte Spagnolo fu eretto per volere di Don Pedro di Toledo, nominato viceré nel 1532 durante la dominazione spagnola nell’Italia meridionale, e progettato dall’architetto spagnolo Pirro Aloisio Scivà.
Mai utilizzato nel corso di importanti operazioni militari, fu gravemente danneggiato nell’ultimo conflitto mondiale e oggi, ristrutturato è sede del Museo Nazionale d’Abruzzo.

Interno San Bernardino
(Foto D'Angelo)
All’interno del museo si trova, al piano terra, l’enorme scheletro di Elephans Meridionalis, rinvenuto presso l’Aquila nel 1954 e anche materiale proveniente dai popoli italici e dalle antiche città romane; al piano superiore sono raccolte opere di scuola abruzzese dal XIII al XVIII secolo.

All'interno della città, di notevole interesse è anche la Casa Museo Signorini Corsi, dimora della famiglia di mercanti aquilani, nelle cui sale si possono ammirare, oltre a pregevoli arredi settecenteschi, una preziosa collezione di dipinti.

Fontana 99 cannelle
(Foto D'Angelo)

Una nota particolare merita l’originale Fontana delle 99 Cannelle poste a ridosso di tre alte pareti rivestite a scacchi in pietra bianca e rosa.
I mascheroni dai quali esce l’acqua ricordano i 99 castelli che edificarono la città.
Su una lapide è riportato l’autore e la data di costruzione: Tangredus de Pentoma de Valva,  1272.
07/02/2013


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